Piercing



Questa pagina sarà dedicata interamente ai piercing.

Tutto ha inizio e anche i piercing hanno una loro STORIA.

Follie? Forme di masochismo? Sembrerebbe proprio di no, almeno stando a tantissimi antropologi culturali che ricordano come l'uomo dipinga, "buchi" e addirittura marchi il proprio corpo dalla notte dei tempi. 
Secondo il celebre Claude Lévi Strauss, ad esempio, la prima superficie che l'uomo ha sentito l'impulso di abbellire sarebbe stata il corpo, inteso come involucro della propria persona e mediatore con il mondo esterno. 
A conferma dell'antichità di tale pratica vi è il ritrovamento di alcuni utensili di epoca preistorica, usati allo scopo di decorare la pelle. Da non trascurare, poi, i racconti di storici come Erodoto e Plinio il Vecchio, oppure i corpi mummificati rinvenuti in varie parti del mondo, che portano evidenti segni di tattoo.
"Lo scopo principale del piercing, come dei tatuaggi e delle scarificazioni, delle pitture corporali e delle decorazioni temporanee, è quello di distinguere i ruoli che ogni membro assume all'interno della tribù - si legge in un articolo della rivista Piecing World -. Tutto ciò regola i rapporti tra i vari individui sia nel quotidiano che durante le cerimonie, rendendo immediatamente palese, al solo sguardo, tutta una serie di informazioni sull' individuo, in rapporto al gruppo".


Piercing o body piercing (dall'inglese to pierce, "perforare") indica la pratica di forare alcune parti superficiali del corpo allo scopo di introdurre oggetti in metallo (talvolta ornati con pietre preziose), ossopietra o altro materiale, quale ornamento o pratica rituale. I motivi che spingono a tale pratica possono essere i più vari e possono includere: religionespiritualitàtradizionemoda, erotismoconformismo o identificazione con una sottocultura.
Il termine viene talvolta utilizzato anche per definire la pratica del play piercing o "piercing temporaneo", che consiste nel forare parti del corpo temporaneamente, in connessione a pratiche BDSM o rituali/religiose, così come in uso presso gli Aztechi.

Orecchio 

·        Storia:

La pratica della perforazione del lobo è stata riscontrata spesso in corpi mummificati, compresa la più antica mummia mai scoperta finora, la mummia del Similaun, ritrovata nel 1991 nel ghiacciaio di Similaun sulle Alpi VenosteÖtzi, oltre a numerosi tatuaggi, aveva un foro all'orecchio di 7,11 mm di diametro.
Nelle tribù antiche venivano perforati i lobi, o meno frequentemente la cartilagine dell’orecchio in quanto, credendo che il metallo fermasse gli spiriti malvagi, perforavano le orecchie cosicché tali spiriti non potessero entrare nel corpo attraverso le orecchie.
La perforazione delle orecchie negli uomini è molto comune nelle culture tribali fino al giorno d'oggi. Ad esempio nel Borneo la perforazione delle orecchie viene fatta ai ragazzi come rito di passaggio: la madre perfora un orecchio e il padre perfora l'altro, ciò simboleggia la dipendenza del figlio dai suoi genitori.

Vari esempi di piercing all’orecchio:

  •  Possibili piercing all'orecchio (non sono tutti)



·        Lobo

·        Tragus

·        Conch

·        Helix

·        Industrial



Naso:

·        Storia:

Nei Veda, i più antichi libri sacri indiani, si trova un riferimento ai lobi e al naso forati della dea Lakshimi.
 Nel libro della Genesi 24:22, il servo di Abramo dona a Rebecca, moglie di Isacco, un gioiello per il naso d'oro del peso di circa mezzo siclo. Il termine ebraico Nezem, che appare in questo passaggio della Bibbia, significa "anello per il naso" nel moderno ebraico, ma nell'antico ebraico significa anche "orecchino", da alcuni passi successivi si capisce chiaramente che si tratta di un anello per il naso.
La perforazione della narice è comune tra le tribù nomadi del Medioriente fin dai tempi della Bibbia, ed è storicamente comune in India. Le donne indiane in età fertile, indossano un anello al naso, solitamente alla narice sinistra, poiché la narice è associata con gli organi riproduttivi femminili nella medicina ayurvedica.
Presso molte tribù di nativi americani la perforazione del setto nasale è un marchio dello status maschile. Ad esempio a questa usanza deve il proprio nome la tribù dei Nez Percé (letteralmente "Nasi Forati").
La pratica è comune anche tra i guerrieri delle tribù dell'Estremo Oriente e del Pacifico, poiché un osso nel naso conferisce un'apparenza aggressiva.
Aztechi e Incas indossavano un anello d'oro al setto nasale come ornamento, la pratica continua al giorno d'oggi presso gli indiani Cuna dell'isola di Panama.
Uomini e donne Marubo, nel Brasile occidentale, hanno in uso la perforazione del setto nasale, facendovi passare attraverso alcune fila di perline. Ciò è considerato un mezzo per entrare in sintonia con la natura che li circonda.
Una differente forma di modificazione estetica è quella praticata dagli aborigeni australiani, che perforano il setto nasale con un lungo stecchetto così da appiattire il naso.
La tribù Bundi di Papua Nuova Guinea perforano il setto del naso come rito di passaggio all'età adulta da parte dei maschi.
L'unico luogo al mondo di cui storicamente si ha notizia che perforazione del setto nasale sia più diffusa tra le donne che tra gli uomini, è nell'area himalayana del Nord dell'India, del Nepal, del Tibet e del Bhutan. Alle donne in queste regioni viene spesso perforata la narice forata in giovane età, mentre il setto viene perforato durante il matrimonio a significare l'appartenenza al proprio sposo.

Vari esempi di piercing al naso:

·        Bridge ("ponte"): piercing che viene applicato sulla superficie della pelle, tra i due occhi, sopra il setto nasale.



·        Nostril ("narice"): la narice viene forata applicando un anello o una barretta.


·        Septum ("setto"): piercing che viene praticato forando il setto alla base del naso. Può venir applicato un anello o una barretta. Questo tipo di piercing è inoltre sovente soggetto alla pratica dello stretching.






Labbro

Così come il piercing alle orecchie, anche il piercing al labbro ha origine nelle culture tribali dell'Africa e dell'America.
Nelle culture precolombiane, la perforazione del labbro era considerato uno status symbol e solamente gli uomini di alto rango potevano indossarlo. Nel Sud America tale tipo di piercing viene chiamato Tembetá.
Presso gli Yanomami si usa perforare il labbro inferiore, inserendovi dei bastoncini. Ciò permette ai giovani innamorati di scambiarsi messaggi erotici velati.
La perforazione del labbro nelle culture tribali africane, invece, è un'esclusiva femminile e il significato della pratica cambia da tribù a tribù. Ad esempio presso la tribù Dogon del Mali un anello al labbro viene portato per questioni spirituali; nella tribù Saras-Djinjas del Ciad il labbro della donna viene forato con il matrimonio, così da rappresentare un simbolo di assoggettamento al marito. Infine presso la tribù Makololo del Malawi il labbro delle donne viene perforato per un puro motivo estetico: pochi uomini Makololo andrebbero con una donna che non porta tale tipo di ornamento, considerandola innaturale.

Vari esempi di piercing al labbro/guancia:

·        Labret: è il piercing fatto a destra o a sinistra del labbro inferiore.



·        Lower Fraenum, anche conosciuto come Smiley: è il piercing fatto al frenulo superiore.




·        Monroe: è il piercing fatto a destra o a sinistra del labbro superiore, La versione originale è il piercing nella parte alta e a destra del labbro, proprio per assomigliare a Marilyn Monroe.



·        Medusa: è il piercing fatto al centro del labbro superiore dove c'è l'incavatura del labbro.



·        Frowny, o Anti-Smiley: è il piercing fatto al frenulo inferiore.



·        Central Labret: è il piercing fatto al centro del labbro inferiore.



·        Snake Bite (morso di serpente): sono una serie di due piercing al labbro inferiore - uno su entrambi i lati.



·        Angel Bite (morso d'angelo): sono una serie di due piercing al labbro superiore- uno su entrambi i lati.



·        Vertical Labret: è un piercing che passa verticalmente per il labbro superiore.





·        Cheek ("guancia"): è un piercing che viene effettuato forando la guancia, dall'esterno verso l'interno della bocca.


Lingua 

Presso gli Aztechi e i Maya, era in uso la pratica della perforazione rituale della lingua: la lingua veniva perforata con una spina di pesce e vi veniva passata attraverso una corda, così da versare sangue e indurre uno stato alterato di coscienza. Tale pratica permetteva al sacerdote di comunicare con le divinità: ferire un organo con cui comunicare, era visto come il sacrificio necessario perché questa trasformazione avvenisse. Invece nel Medioriente i fachiri e i sufi islamici e i medium dell'Estremo Oriente, praticano la perforazione della lingua così da offrire una prova del loro stato di trance. Gli sciamani degli aborigeni australiani associavano la perforazione della lingua ad una ragione curativa: ciò serve a permetter loro di «succhiare con la loro lingua la magia malvagia dal corpo dei loro pazienti».
A partire dall'inizio del XX secolo molti imbonitori di spettacoli da baraccone, presero in prestito dai fachiri le loro pratiche di perforazione della lingua introducendo i primi barlumi di piercing alla lingua agli spettatori americani ed europei.

Vari esempi di piercing alla lingua:

·        Tongue: è il piercing fatto sulla lingua e può essere di diversi tipi.




·        Venom: sono le variabili del Tongue.




Altri piercing al viso:


·        Eyebrow("sopracciglio"): piercing che viene fatto passare da sopra il sopracciglio a sotto; può esservi inserita una barretta o un anello (captive bead ring).






Capezzolo 

·        Capezzolo femminile 


Hans Peter Duerr, nel suo libro Dreamtime, racconta come nel XIV secolo, presso la corte della regina Isabella di Baviera, fosse divenuta in uso la moda femminile della "grande scollatura": le scollature degli abiti si erano abbassate tanto da scoprire l'ombelico. I seni così esposti, venivano talvolta decorati, i capezzoli venivano colorati con del rossetto, ornati con anelli tempestati di diamanti o piccoli cappucci, e talvolta forati passandovi attraverso delle catenelle d'oro.
Sembra che anche tra le signore inglesi di tarda epoca vittoriana (attorno agli anni novanta del XIX secolo) fossero divenuti di moda i cosiddetti bosom rings ("anelli da seno"). La pratica di perforazione dei capezzoli con applicazione di anelli o catenelle, avrebbe avuto lo scopo di aumentare la forma degli stessi, come rimedio contro il capezzolo introflesso, ma anche un puro scopo erotico. Nel medesimo periodo pare la pratica fosse diffusa anche a Parigi con il nome di anneaux de sein ("anelli da seno").
Di storie e racconti precendenti a queste date ce ne sono molti ma la maggior parte senza alcuna prova concreta.
Le prime prove con Ethel Granger, riconosciuta nel Guinness dei primati come la donna con la vita più stretta, dato l'utilizzo di corsetti al fine di ridurre il giro vita, durante gli anni venti e trenta, con l'aiuto del marito medico, aveva forato lobi, narici, setto e capezzoli, e successivamente aveva allargato i fori con l'inserimento di anelli di maggiore spessore. Charlotte Hoyer, una mangiatrice di spade tedesca degli anni quaranta/cinquanta, aveva svariati piercing, oltre alla lingua, aveva forati entrambi i capezzoli. Kathy, una celebre spogliarellista inglese degli anni sessanta, aveva entrambi i capezzoli forati ornati con vistosi.

·        Capezzolo maschile 

Al di là della leggenda, screditata, che affermava essere in uso il piercing ai capezzoli tra i centurioni romani al seguito di Cesare, la letteratura relativa a tale pratica negli uomini è molto più povera rispetto a quella che riguarda la pratica di tale piercing tra le donne.
Dati certi a tal proposito si hanno sugli uomini Karankawa, una popolazione di nativi americani estinta che abitava il golfo del Nuovo Messico, che usavano dipingersi il corpo, tatuarsi e perforare il labbro inferiore e i capezzoli con piccoli pezzi di canna.
La pratica è inoltre attestata tra i marinai del XX secolo come rito di passaggio al passare di una determinata linea (dell'equatore, dei tropici o la linea internazionale del cambio di data) e varie immagini di marinai tatuati lo confermerebbero. Era inoltre praticata dagli artisti delle fiere, i cosiddetti sideshow, fachiri e uomini tatuati. Tra di essi probabilmente il più celebre artista è Rasmus Nielsen, il cui spettacolo consisteva nel sollevare una incudine appesa ai suoi piercing ai capezzoli.


Vari esempi di piercing al capezzolo:

·        Esistono differenti modi per perforare il capezzolo, sia esso maschile o femminile, tali piercing assumo tutti il nome di nipple, indifferentemente dal posizionamento del gioiello.


·        Piercing ai capezzoli con anello



·        Piercing dei capezzoli con barretta orizzontale






·        Doppio piercing del capezzolo "a croce"










Genitali 

La perforazione dei genitali, assieme a quella della fronte, era in uso presso la cultura centroamericana olmeca (1500 a.C. circa) e nelle successive culture da essa influenzate.
·        Genitali femminili 
Le donne dell'isola di Truk usavano perforarsi le labbra vaginali per inserirvi oggetti che tintinnavano mentre camminavano, mentre le donne indiane usavano perforarsi sia le piccole che le grandi labbra.
·        Genitali maschili
Nelle Filippine era in uso il "bastone del pene", e viene descritto fin dal 1590 nel Codice Boxer. Probabilmente si tratta dello stesso ornamento in uso nel Borneo, presso i Daiachi, e in tutta l'Oceania, noto con il nome di ampallang. Si tratta di una barretta di metallo che viene inserita nel glande dopo averlo perforato. Tale pratica ha uno scopo rituale quanto erotico: un uomo Daiachi non può sposarsi né avere rapporti sessuali con una donna senza aver prima praticato questa forma di modificazione genitale. Per le donne Daiachi infatti tale tipo di piercing procura maggiori stimolazioni di un pene che ne è privo. I portatori di ampallang del Borneo, rendono pubblico questo tipo di modificazione con un piccolo tatuaggio sulla spalla.


Superficie o più comunemente Surface

In anni recenti si è affermata anche la pratica di perforare non soltanto parti sporgenti del corpo - quali possono essere naso, lobo o capezzoli - ma anche la superficie piana della pelle. Questo tipo di piercing può essere praticato su qualsiasi parte del corpo. A seconda della zona che viene forata, questo tipo di piercing prende nomi differenti.

·        Surface ("superficie"): termine generico che definisce tutti i piercing praticati sulla superficie della pelle.

·        Hips ("fianchi").

·        Corset ("corsetto"): è un tipo di piercing superficiale che si attua forando una sezione della pelle della schiena, del fianco o del torace, applicando una doppia fila verticale parallela di anelli, attraverso cui viene passato sovente un nastro, a imitazione della chiusura dei corsetti.


·        Neck ("collo") o meglio conosciuto come Nape.



·        Cleavage ("décolleté") o Sternum: uno o più piercing superficiali applicati sul torace nella zona del décolleté.



·        Madison


·        anti-eyebrow 


·        Vertical Brigde 




·        Ci sono molte altre variabili di surface in quando possono essere fatti in tutto il corpo. Anche quelli elencati qui sopra possono essere fatti in modo diverso, a seconda dei gusti personali.




Il piercing moderno 

La rinascita del piercing moderno deve molto ad alcuni personaggi come Doug Malloy (Richard Simonton), Mr. Sebastian (Alan Oversby), Fakir Musafar (Roland Loomis) e Jim Ward. Si deve a loro l'impegno nella diffusione della pratica, nella realizzazione della gioielleria per piercing e nella definizione di metodi e tempi di guarigione per ogni singolo piercing.
Nel mondo occidentale, di fatto, la pratica ha iniziato a diffondersi insieme alla comunità del tatuaggio: spesso persone pesantemente tatuate hanno preso a forarsi anche lobi, narici, capezzoli e genitali. La pratica era inoltre inizialmente diffusa nei circoli BDSM, poiché parte dei rituali di tali pratiche erotiche.
Successivamente il piercing ha iniziato ad essere praticato dalle sottoculture giovanili: tra i primi ad utilizzare la perforazione di lobi e narici, ci sono stati gli hippy, tra gli anni sessanta e settanta. A fine anni settanta, e negli anni ottanta, la pratica è poi divenuta di uso comune tra punk e goth. Tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, infine, soprattutto nell'area industrial, si sono diffusi anche piercing più estremi e intimi, come ombelico, capezzoli e genitali. Negli ultimi due decenni il piercing è uscito via via dall'underground per divenire pratica comune anche tra i giovani e tra musicisti, modelle, attori. Sono oggi molto comuni piercing a lobi, sopracciglio, narici, labbro, lingua, ombelico. Meno comuni, ma anch'esse non sono più pratiche da considerarsi ristrette alle sole culture underground o agli attori del cinema porno, sono i piercing a capezzoli e genitali.
Un'altra pratica che si è ampiamente diffusa è quella chiamata stretching. Consiste nel dilatare il foro inserendo gioielli di maggiori dimensioni. Tale pratica viene comunemente applicata al piercing al lobo, ma può essere adottata su ogni tipo di piercing.

Aspetti medici 


Uno degli aspetti tipici che si affrontano nel parlare di questa pratica sono le condizioni igieniche nelle quali operarla e le accortezze indispensabili a evitare la contrazione di malattie e infezioni. Andrebbero utilizzati solo strumenti sterilizzati.
Le zone più delicate dove fare il piercing sono genitali e superfici cutanee eccessivamente lisce (i cosiddetti surface). Un'eventuale infezione, causa la penetrazione di batteri infettivi nel corpo, potrebbe compromettere l'attività di cuorereni e fegato. Una malattia molto pericolosa che si può contrarre tramite il piercing in condizioni igieniche non idonee è l'epatite, se gli strumenti non sono correttamente sterilizzati.
Alcuni piercing sono sospetti di provocare, a lungo andare, danni lievi o gravi all'organismo. È stato messo sotto accusa il piercing alla lingua (Tongue), che secondo alcune ricerche dell'Università di Buffalo, provocherebbe deformazioni e danni ai denti, infezioni e ascessi a denti e bocca.
La maggior parte dei piercing non provocano forte dolore al momento della foratura (ma varia ovviamente dalla sensibilità personale nei confronti del dolore) bensì è il periodo di guarigione, come ad esempio nel caso del tongue, a provocare fastidi e gonfiori nei giorni successivi.

N.B.: Ricordate non fatevi mai bucare, nemmeno i lobi, con le macchinette, in quanto non possono essere sterilizzate e quindi possono trasmettere malattie. Se andate da un piercer e questo la vuole usare, cambiate subito studio. 





1 commento:

  1. Ottimo articolo. Se vi può essere utile vi segnalo il blog italiano ufficiale sul piercing lingua

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